Luca Sambenini
Allenatore di Basket della San Paolo Valeggio
NOME: Luca
COGNOME: Sambenini
CLASSE: 1991
RESIDENZA: Villafranca (VR)
LAVORO: Impiegato
CARICA: Allenatore di Basket
SPORT: Basket
Luca Sambenini, classe ’91. 11 anni all’interno della San Paolo e una carriera da allenatore che sboccia all’alba dei suoi 19 anni. Studia Ragioneria ed Economia, ma non dimentica mai la sua grande passione. Quella passione che è sempre rimasta al suo fianco, anche da bambino: il basket. Uno sport che gli ha regalato molte soddisfazioni, ma, come lui stesso dice, “anche tante batoste”. Oggi Luca è impiegato, allenatore e referente per il suo settore. E tra una corsa e l’altra, riesce a ritagliarsi del tempo per qualche viaggio o per un libro.
Luca, quando hai iniziato a giocare a basket?
“La mia carriera di atleta è iniziata in seconda elementare. Ho giocato a basket per circa 11 anni nella polisportiva ‘San Giorgio’ di Villafranca. In quarta superiore, quando ho smesso di giocare,
ho deciso di iniziare ad allenare.”
Hai mai pensato di provare qualcos’altro?
“No. Non ho mai pensato di cambiare sport. Sono sempre stato convinto di questa scelta. In quarta elementare ero interessato anche a baseball, che purtroppo non ho potuto provare. Ho scelto il
basket probabilmente perché tutti i miei compagni lo facevano, ma è uno sport che mi coinvolge: mi piace perché sto insieme a più persone, i miei compagni di squadra. Penso di non essere portato
per gli sport individuali. Ho praticato nuoto nei primi anni di elementari, ma avevo sempre l’otite e quindi ho trovato altre soluzioni.”
Cestisticamente parlando, quali sono i traguardi più importanti?
“Da giocatore, io e la mia squadra abbiamo vinto due campionati provinciali, under 13 e under 16. È stato molto bello: abbiamo giocato a livello regionale, con squadre e società strutturate in modo
non più familiare. Ovviamente, ci sono state anche delle belle batoste: partite finite con punteggi bassissimi per noi… ma è stato formativo. La soddisfazione più grande come allenatore è
probabilmente un terzo posto con gli under 16 della San Paolo in un campionato provinciale. La promozione ha sfatato il tabu play-off e abbiamo raggiunto la semifinale per il campionato. In qualità
di vice-allenatore, invece, ho assistito a tanti altri traguardi: abbiamo vinto un campionato under 19 a Villafranca; lo stesso anno abbiamo raggiunto il secondo posto con gli under 17 e l’anno
successivo il terzo posto con gli under 19.”
Da quanto fai parte della nostra polisportiva?
“Sono entrato nella San Paolo a 19 anni. Mi ero fermato un anno per problemi di lavoro, ma quando ho ricominciato ho avuto esperienze presso altre società e squadre come i ‘Vigasio Vipers’ e la
‘San Pio’ di Mantova. Cinque anni fa sono ritornato alla San Paolo come allenatore e ora anche come responsabile del settore. Ritengo che sia un ottimo percorso di formazione.”
Come ti trovi all’interno della San Paolo?
“È un ambiente super. Vedo tutte cose positive. C’è tanto da lavorare, ma negli ultimi anni (da quando Filippo e Matteo hanno preso in mano la situazione) si vedono molti miglioramenti. E speriamo
di continuare sempre in questa direzione.”
Che ragazzi alleni oggi?
“Ora alleno gli under 14. Ho avuto esperienza con fasce d’età diverse, dagli under 13 fino agli adulti. Sono metodologie di lavoro molto diverse, ma mi piacciono entrambe. Con gli adulti è più
frequente avere delle giornate ‘no’ a causa del lavoro. Con i ragazzi, più spensierati, è più semplice: si riescono a curare i dettagli e la tecnica.”
Di cosa ti occupi al di fuori della polisportiva?
“Sono impiegato all’ufficio acquisti per ‘Lidl Italia’ ad Arcole. Ci occupiamo di acquisti non-food, come per esempio attrezzi di giardinaggio, manutenzione e vestiti, seguendo i passaggi
dall’ordine della merce fino all’uscita pubblicitaria del lunedì o del giovedì. Lavoro qui da agosto 2019; prima ero all’ufficio logistica in ‘Isopan Spa’ verso Trevenzuolo. Mi occupavo di
approvvigionamento della merce, listini prezzi e controlling industriale. Lo sport è sempre rimasto un lavoro parallelo. Ora lo smart-working aiuta e riesco a gestire meglio gli impegni.”
Che studi hai intrapreso per entrare in questo settore?
“Ho frequentato l’istituto tecnico ‘Ettore Bolisani’, indirizzo ragioneria e programmazione. Poi ho avuto un anno di stop: ho provato il test per informatica, ma non sono passato e quindi ho
lavorato. L’anno successivo mi sono iscritto ad Economia Aziendale. Non mi piacevano le specialistiche offerte e ho deciso di frequentare un master in Logistica Integrata e Supply-chain Management,
ovvero la catena di fornitura di qualsiasi prodotto dagli acquisti alla distribuzione al cliente finale.”
Cosa fai quando non lavori?
“Mi piace leggere libri gialli e d’estate vado in bici e nuoto. E mi piace viaggiare. L’Olanda mi è rimasta nel cuore: ho visitato il sud e l’ovest, ma mi manca il nord est. Olanda non significa
solo Amsterdam… e la qualità della vita è ottima. Anche Cuba mi è rimasta impressa, soprattutto per la cultura delle persone. Tempo fa ero ispirato dalla Corea, ma non c’è mai stata occasione di
organizzare questo viaggio.”
Quali sono i tuoi obiettivi?
“Lavorativamente spero di continuare a migliorare per arrivare magari a dirigere un team. In termini cestistici, invece, il mio desiderio è quello di far crescere numericamente i gruppi di ragazzi,
cosa che stavamo facendo fino a qualche mese fa. Purtroppo la mazzata del COVID ci ha fatto dimezzare drasticamente i numeri e abbiamo dovuto ridimensionare la realtà.”
Clarita Ferri